Sulla scia del Gruppo Samuele proposto lo scorso anno pastorale 2021/2022, l’area giovani della nostra diocesi offre per questo anno 2022/2023 un percorso dal titolo Cosa vuoi che ti dica, per giovani dai 18 ai 35 anni. L’iniziativa si rivolge sia a quanti hanno già partecipato agli incontri dello scorso anno, sia come introduzione alGruppo Samuele che sarà riproposto a partire dall’autunno del 2023.

Il percorso Cosa vuoi che ti dica si svolge in due punti della diocesi in contemporanea: presso il Monastero della Visitazione a Soresina e presso la casa parrocchiale di san Lorenzo Aroldo, vicino a san Giovanni in Croce. La proposta si articola su cinque pomeriggi domenicali nei quali viene offerta una «introduzione alla preghiera».

L’idea prende il via dalla constatazione che, presi da molte cose da fare, non sono pochi coloro, anche giovani, che sentono il bisogno di un tempo per stare con il Signore, un tempo per il dialogo con Dio. La Chiesa ha elaborato, istruita dalla vita dei santi, veri maestri nella preghiera, alcuni «metodi» con in quali rivolgersi al Signore per un dialogo con Lui in grado di rispettare ascolto e parola pronunciata, parola di Dio e parola dell’uomo che prega. È ovvio che nello spazio di alcuni incontri non si possono accostare tutte le forme di preghiera. Con molta concretezza e semplicità, durante i cinque incontri è possibile offrire solo una breve riflessione sulle più significative forme di preghiera (la Liturgia delle ore, la Messa, l’adorazione e la Lectio divina) accompagnando i partecipanti anche a vivere un tempo in cui «esercitare» la forma di preghiera che si è presentata in quell’incontro durante il pomeriggio stesso.

Quanto qui detto, appiattito nero su bianco sulla carta, risulta assai poco di spessore rispetto alla ricchezza che il percorso offre grazie alla presenza di diverse vocazioni in entrambe le équipes che lo guidano. Tanto a Soresina quanto a San Lorenzo accompagnano le esperienze una coppia di sposi e genitori, un religioso o una religiosa, un ministro ordinato (presbitero o diacono). Parlare di preghiera attraverso la voce di vocazioni diverse è certamente la forza del percorso, ancor più che la scelta dei contenuti, in quanto ogni intervento e suggerimento risuona non come «relazione di esperto», ma come «voce di esperienza», rilettura della forma di preghiera attraverso la particolare sfaccettatura che deriva dalla vocazione di chi la presenta. È sicuramente la parte più coinvolgente sentir parlare di preghiera e sentire le parole di chi la vive in una scelta di vita piuttosto che in un’altra, così che la forma di cui si parla assume lo spessore inaspettato e nuovo che le è donato dalle diverse esperienze vissute. 

Il percorso, iniziato lo scorso 4 dicembre sta per giungere al terzo appuntamento (il secondo è stato lo scorso 8 gennaio) e non è strettamente «continuativo», così non ci sono difficoltà ad aggiungersi per i prossimi incontri a chi ha perso le prime due date.

Non sono poche le parrocchie e le unità pastorali che offrono cammini analoghi per i giovani; la proposta diocesana vuole affiancarsi ad essi, senza sostituirli, affiancarsi come strumento, che si spera utile, per aiutare ad approfondire un’esperienza fondamentale per la vita cristiana, qual è la preghiera.

È bello evidenziare un’ultima osservazione: come la molteplicità delle vocazioni arricchisce la proposta, la presenza di ragazze e ragazzi provenienti da zone diverse della diocesi rende gli incontri un autentico scambio e una profonda crescita per il cammino sinodale della nostra Chiesa.