Attività residenziali

Nota sulle attività residenziali organizzate dalle Parrocchie

Versione 04/12/2021

 

Questo testo rappresenta una sintesi delle Linee Guida per la gestione in sicurezza di attività educative non formali e informali, e ricreative, volte al benessere dei minori durante l’emergenza COVID-19 (del Dipartimento per le politiche della famiglia – Presidenza del Consiglio dei ministri) integrate con sottolineature specifiche in riferimento alle attività parrocchiali. Il documento del Governo è citato con il segno § e il paragrafo di riferimento. Si raccomanda comunque la lettura integrale delle Linee Guida Ministeriali.

Le presenti disposizioni potrebbero essere aggiornate in ragione della continua evoluzione normativa. 

  1. L’attuale situazione pandemica e l’uso del Green Pass 

L’emergenza sanitaria impone – anche per le attività residenziali come vacanze, campeggi, “campiscuola”, vite comuni e ritiri che prevedano almeno un pernotto – alcune misure stabilite dalle Linee Guida Nazionali, in particolar modo: la distanza di sicurezza; la necessità di indossare sempre la mascherina; l’organizzazione delle attività in piccoli gruppi che non abbiano contatto tra di loro; la presenza di alcuni maggiorenni.

Per partecipare alle attività residenziali che prevedano anche un solo pernotto – è necessario il Green Pass valido per ciascun giorno dell’attività.

Sono esonerati dall’obbligo di possedere il Green Pass i minori di 12 anni.

Il Decreto Legge 22 aprile 2022, n. 52, come aggiornato da ultimo dal Decreto Legge 26 novembre 2021, n. 172, stabilisce che il Green Pass, ottenuto attraverso vaccino, guarigione o tampone, è richiesto anche dagli alberghi e dalle altre strutture ricettive per tutta la durata del soggiorno.

Dal 6 dicembre la certificazione verde ottenuta con vaccino o guarigione – non quindi con tampone – è necessaria per accedere alle attività di somministrazione di cibo e bevande (ristoranti, bar, fast food…) al tavolo al chiuso al di fuori del proprio albergo o struttura ricettiva.

Lo stesso provvedimento stabilisce anche l’obbligo di Green Pass per gli spostamenti a partire dal 29 novembre 2021, secondo le indicazioni seguenti.

Serve il Green Pass Base per i mezzi pubblici o pullman privati se lo spostamento avviene all’interno di zone bianche o gialle.

Serve il Green Pass Rafforzato per i mezzi pubblici o pullman privati se lo spostamento ha come punto di partenza e/o di arrivo una zona arancione.

In zona rossa gli spostamenti sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute o per far rientro presso la propria residenza, abitazione, domicilio.

Alla luce di quanto esposto, appare chiaro che le persone non vaccinate o non guarite dal COVID-19 da meno di sei mesi di età superiore ai 12 anni potranno partecipare ad attività residenziali solo quando sia il territorio di partenza che quello di destinazione sono in zona bianca o gialla.

Inoltre, anche in zona bianca o gialla le persone non vaccinate o non guarite dal COVID-19 da meno di sei mesi di età superiore ai 12 anni dovranno essere muniti di Green Pass ottenuto con tampone negativo per l’intera durata del soggiorno e non potranno mangiare al chiuso al tavolo in ristoranti o bar ma solo all’interno della struttura ricettiva che ospita il gruppo oppure all’aperto.

  1. Prima dell’inizio dell’attività

Prima dell’inizio dell’attività è necessario innanzitutto illustrare in modo chiaro le attività previste durante il periodo di soggiorno e fornire un programma di massima (che chiaramente potrà essere modificato anche in baso al meteo, alle effettive condizioni dei ragazzi e dei luoghi…). Inoltre, come previsto dalle Linee Guida Ministeriali (§2.3), la Parrocchia provvederà ad una adeguata informazione per genitori e minori e alla formazione per gli operatori su tutte le misure di prevenzione da rischio di contagio COVID-19 da adottare. Si consiglia di ribadire che non potrà prendere parte all’attività chi al momento della partenza abbia sofferto di sintomi tipici dell’influenza o del COVID-19 nonché chi sia in isolamento o quarantena.

Alle famiglie partecipanti verrà fornito un regolamento delle misure contro il COVID-19 (Allegato-5-Regolamento-sulle-misure-anti-contagio). La scheda di iscrizione in formato cartaceo (da compilare solo se il partecipante non si è già iscritto alle attività parrocchiali per l’anno pastorale corrente) (Allegato-1-Scheda-di-Iscrizione-alle-attività-parrocchiali-minorenni) sarà firmata da entrambi i genitori oppure da un solo genitore che si assume la responsabilità di aver ottenuto il consenso anche dell’altro genitore. È opportuno che le schede di iscrizione originali e le fotocopie della carta di identità e delle tessere sanitarie dei minori iscritti siano conservate dal Responsabile durante il soggiorno e non siano lasciate in Parrocchia.

È opportuno prevedere che i partecipanti debbano essere muniti di tampone effettuato nelle 48h precedenti alla partenza. Si ricorda che anche in questo caso dovranno essere rispettati i presenti Protocolli (piccoli gruppi; mascherine; distanziamento; pulizia…). I referti dei tamponi saranno solamente esibiti dai partecipanti o dai loro genitori alla partenza e non saranno raccolti e conservati dalla Parrocchia.

Quest’anno la normativa prevede l’obbligo di individuare un Referente COVID, nominato dal Parroco. Questa figura potrà coincidere con il Responsabile oppure potrà essere individuato in un altro maggiorenne. Il Referente COVID sovraintende il rispetto dei protocolli ed è l’unico ad avere contatti con ATS e con l’autorità sanitaria del luogo in cui si svolge l’attività residenziale. Egli, pertanto, dovrà essere presente durante tutta la durata dell’attività stessa.

 Il giorno dell’inizio dell’attività (§2.7)

Chi esercita la responsabilità genitoriale per conto dei partecipanti e volontari minorenni dovrà compilare l’Allegato-7-Autodichiarazione-minore-alla-partenza;

i partecipanti maggiorenni compileranno l’Allegato-8-Autodichiarazione-adulto-alla-partenza.

Si tratta di autocertificare di:

  1. non avere una temperatura corporea superiore ai 37,5°C o alcuna sintomatologia respiratoria o altro sintomo compatibile con COVD-19, né aver avuto tali sintomi nei 3 giorni precedenti;
  2. non essere in stato di quarantena, isolamento domiciliare o “sorveglianza con testing” (studenti o docenti che sono stati a contatto con un caso positivo a scuola)
  3. di non aver avuto contatti stretti negli ultimi 14 giorni con persone positive al SARS-CoV-2 per quanto di propria conoscenza.

Si raccomanda anche la misurazione della temperatura.

Durante gli spostamenti con autoveicoli, potrà non essere rispettata la distanza di un metro solo tra componenti dello stesso gruppo. Tra componenti di gruppi diversi deve mantenersi necessariamente la distanza di almeno due file di sedili liberi.

In caso di controllo da parte dell’Autorità, il responsabile dell’attività dovrà dichiarare che i minori condividono abitualmente gli stessi luoghi. 

  1. Garantire la sicurezza del pernottamento (§2.3)

Le camere o le tende, se sufficientemente ampie, possono essere condivise da più persone, purché facciano parte dello stesso gruppo.

Non è obbligatorio indossare la mascherina nella propria camera o nella propria tenda, anche se condivisa.

Le Linee Guida stabiliscono che si debbano prevedere procedure specifiche, che rispettino queste indicazioni:

  1. prevenire la condivisione di spazi comuni per i pernottamenti, e comunque assicurare la distanza di almeno un metro fra i letti, con eventuale inversione alternata delle testate degli stessi;
  2. assicurare la distanza di almeno un metro anche durante l’igiene personale dei minori;
  3. misurare giornalmente la temperatura corporea, come indicato nel paragrafo successivo;
  4. mantenere sempre distinta la biancheria di ogni persona, l’una dall’altra;
  5. la biancheria deve essere pulita almeno una volta alla settimana, o comunque prima dell’utilizzo da parte di un’altra persona;
  6. è consigliato prevedere un erogatore di gel idroalcolico per le mani all’ingresso di ogni camera o tenda, se possibile, altrimenti in aree predisposte e di facile accesso.
  1. Protocollo per le verifiche giornaliere (§2.7)

Ogni giorno si provvederà a misurare la temperatura corporea di tutte le persone coinvolte nell’attività residenziale, sia minorenni che maggiorenni.

L’operatore, educatore o animatore, anche volontario, addetto all’accoglienza deve misurare la temperatura dell’iscritto o del membro del personale, dopo aver igienizzato le mani, con rilevatore di temperatura corporea o termometro senza contatto. Il termometro o rilevatore deve essere pulito con una salvietta igienizzante o cotone imbevuto di alcool prima del primo utilizzo; alla fine dell’accoglienza e in caso di possibile contaminazione, ad esempio se il bambino inavvertitamente entra in contatto con lo strumento o si mette a tossire durante la misurazione.

Nel caso di insorgenza di febbre superiore a 37,5°C o di altra sintomatologia respiratoria o altro sintomo compatibile con COVID-19 durante l’attività, il minore sarà posto in una area separata dagli altri minori, sotto la vigilanza di un operatore, entrambi indosseranno una mascherina chirurgica. Sarà avvertito immediatamente chi esercita la responsabilità genitoriale, richiedendo che il minore venga prelevato e accompagnato il prima possibile al suo domicilio. Nel caso sia un maggiorenne, lo stesso dovrà raggiungere la propria abitazione non appena possibile.

Nel caso in cui successivamente alla partenza si scopra che un partecipante abbia avuto un contatto stretto con una persona positiva (ad esempio, perché positivo un familiare convivente), la famiglia o l’adulto interessato dovranno tempestivamente informare il Referente COVID che seguirà le istruzioni di ATS.